Agricoltura, l’allarme del Veneto: “Scelte insostenibili da Bruxelles”

L’agricoltura veneta si trova sotto attacco a causa delle recenti proposte della Commissione Europea sulla nuova Politica Agricola Comune (PAC) 2028-2034. L’assessore regionale all’Agricoltura, Federico Caner, ha espresso forte preoccupazione, definendo le scelte di Bruxelles “miopi e inaccettabili”.
La proposta, che prevede una riduzione di quasi 90 miliardi di euro per l’agricoltura europea, introduce un sistema di finanziamento unificato e, in particolare, esclude i pensionati attivi dai contributi diretti. Una decisione che, secondo Caner, ignora la realtà del territorio veneto, dove oltre il 40% dei beneficiari (circa 23.000 agricoltori over 65) rischia di perdere i sostegni. L’impatto economico stimato per il Veneto è di circa 40 milioni di euro all’anno.
L’assessore ha criticato l’approccio di Bruxelles, che penalizza i pensionati in nome di un ricambio generazionale, senza però offrire alternative concrete. “Penalizzarli in nome di un presunto ricambio generazionale, senza offrire alternative concrete, è profondamente ingiusto e irresponsabile”, ha affermato Caner. La conseguenza più grave, avverte, potrebbe essere un “effetto domino” che porterebbe alla chiusura di numerose aziende, rendendo il settore meno attrattivo per i giovani e aprendo la strada a soluzioni insostenibili come il cibo sintetico e la manodopera a basso costo.
La Regione Veneto, in base a quanto dichiarato dall’assessore, è pronta a battersi in sede europea per difendere gli agricoltori locali e scongiurare misure che, se attuate, potrebbero compromettere in modo irreparabile il futuro dell’agricoltura.
İl Friuli